Per noi è assolutamente fondamentale assicurare totale legalità e sicurezza sul lavoro: siamo determinati a eliminare il lavoro illegale e le pratiche insicure laddove esistono.
Nel settembre 2015 abbiamo lanciato un nuovo Codice di Condotta per dipendenti e fornitori, uno dei più dettagliati dell’intero settore. Il Codice individua una serie di regole volte a garantire condizioni lavorative che rispettino le leggi vigenti e direttive dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO).
Siamo partiti garantendo la conformità a bordo delle navi che ci riforniscono, e abbiamo inoltre lanciato una campagna di verifica e monitoraggio per controllare l’effettiva osservazione del nostro Codice di Condotta fornitori e procedere alla chiusura dei contratti con coloro che si trovassero in violazione delle norme previste.
Invitiamo e chiediamo ai fornitori di sottoscrivere il Codice di Condotta.
Le pratiche applicate dai fornitori verranno monitorate da una società esterna, a cominciare dai pescherecci che ci riforniscono.
I contratti con chi è sospettato di non rispettare il Codice di Condotta vengono sospesi e nel caso il sospetto sia confermato i vengono rescissi immediatamente.
Il nostro Codice di Condotta garantisce:
Che nessun lavoratore è impiegato in maniera forzata o coatta.
Che sono rispettati i requisiti di età previsti dalle leggi locali e internazionali.
Che tutti i lavoratori sono impiegati in luoghi di lavoro salubri e sicuri.
Che i lavoratori ricevono uno stipendio adeguato, che gli orari di lavoro sono ragionevoli e che tutti possono liberamente aderire a organizzazioni sindacali.
La pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (IUU) è fra le principali cause dell’impoverimento degli stock ittici e del danneggiamento degli habitat marini, oltre che dello sfruttamento dei lavoratori impiegati nell’industria della pesca. Mareblu è in prima linea contro la pesca IUU, e si avvale soltanto di fornitori che attuano pratiche di pesca legali e sostenibili.
Tutti i pescherecci con reti a circuizione che riforniscono Mareblu aderiscono al ProActive Vessel Register Program (PVR) creato da ISSF, e adottano quindi policy che garantiscono il rispetto del divieto di IUU (pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata) e l’impiego di metodi di pesca sostenibili: non praticano lo shark finning (pesca degli squali), hanno equipaggi addestrati a rilasciare correttamente le specie a rischio se catturate accidentalmente, accettano la presenza sistematica di osservatori a bordo.
I pescherecci con reti a circuizione che riforniscono Mareblu hanno osservatori a bordo (umani e/o elettronici) per monitorare che le pratiche di pesca siano in linea con i requisiti ISSF.
Non acquistiamo pesce da fornitori che praticano il transshipment, ossia che acquistano pesce trasbordato in mare da altri pescherecci, non garantendo quindi un controllo completo della filiera.
In aggiunta all’ISSF external auditing review dei pescherecci PVR, abbiamo avviato un processo di audit gestito da osservatori esterni e indipendenti, che controllano i nostri fornitori per garantire, tra le altre cose, il rispetto delle norme locali e internazionali sia relativamente alle operazioni di pesca – inclusi i regolamenti IUU – e alle condizioni di lavoro.
Tutti i prodotti Mareblu sono lavorati in stabilimenti controllati direttamente dal gruppo Thai Union e situati alle isole Seychelles, in Ghana, in Portogallo e in Francia. Questo ci permette di garantire che tutti coloro che lavorano per Mareblu sono impiegati nel rispetto delle leggi locali sul lavoro e delle convenzioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO).